Volkswagen Dieselgate ha bloccato 300 mila auto diesel

 37 Cimiteri negli stati uniti  

 

Dopo lo scoppio del dieselgate, il marchio tedesco ha dovuto ricomprare centinaia di migliaia di auto. Ora le mantiene in attesa di capire se e quando potrà rivenderle 

Tratto da MATTIA ECCHELI 

  

C’era una volta il cimitero degli elefanti, dove i pachidermi andavano a morire perché troppo vecchi. Adesso ci sono i cimiteri delle Volkswagen, dove il costruttore tedesco parcheggia le auto (anche relativamente nuove) che non possono circolare negli Stati Uniti. In seguito allo scandalo dieselgate, scoppiato del 2015, negli Usa il colosso di Wolfsburg è stato obbligato a richiamare oppure riacquistare i veicoli dotati del cosiddetto “defeat device”, cioè del software che truccava le emissioni di NOx attivando i filtri sono in condizione di test. Volkswagen ha tempo fino al giugno 2019 per completare la campagna di richiamo o riacquisto per evitare ulteriori sanzioni, ed è molto vicina al raggiungimento di quanto le è stato imposto dalle autorità. 

 

Per sistemare i 335.000 modelli a gasolio ricomprati finora (7,4 miliardi di dollari di spesa), Volkswagen ha dovuto affittare 37 grandi aree di parcheggio. Tra queste ci sono uno stadio per il football americano a Detroit, una cartiera dismessa nello stato del Minnesota e perfino un tratto di deserto californiano nei pressi dell’abitato di Victorville

 

Le automobili non sono abbandonate, ma vengono periodicamente sottoposte a manutenzione, ha spiegato Jeannine Ginivan, portavoce del costruttore. L’obiettivo rimane quello di riportare almeno una parte dei veicoli sul mercato, se e quando le autorità americane autorizzeranno le operazioni di aggiornamento per rispettare le norme sulle emissioni di NOx. 

Fino allo scorso 31 dicembre, Volkswagen aveva rivenduto 13.000 auto e ne aveva demolite 28.000. Nei vari maxi parcheggi restano così ancora 294.000 vetture. Il costruttore ha inviato finora 437.273 offerte di risarcimento e riacquisto per un totale di quasi 8 miliardi di dollari. Solo negli Stati Uniti il gruppo tedesco ha già speso 25 miliardi di dollari per chiudere le vertenze legali con la giustizia, con i concessionari (indennizzati con 1,2 miliardi) e con i clienti (15,3 miliardi). 

 

Complessivamente, lo scandalo dieselgate riguarda circa 11 milioni di automobili Volkswagen nel mondo (la maggior parte in Europa, dove i motori a gasolo sono più diffusi), ma solo negli Stati Uniti il costruttore è stato obbligato a ricomprare le auto e a risarcire i clienti. E mentre in Germania le Procure di Wolfsburg e di Monaco non hanno ancora deciso alcun rinvio a giudizio, Oltreoceano sono già stati condannati due ex manager del gruppo: Oliver Schmidt (7 anni) e James Liang (3 anni e 4 mesi). 

 

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Commenti: 1
  • #1

    Fumagalli Enrico (sabato, 04 maggio 2019 17:16)

    Mi hanno deluso dopo l aggiornamento per risolvere il problema la mia GOLF 6 non va più come prima la officina autorizzata mi hanno risposto che loro eseguono quello che è prescritto dalla casa per il Dieselgate e se ci saranno altro aggiornamenti in fase tagliando lo devono fare . Ma chi vuole ritornare dopo l arrabbiatura che ho preso